Libretto di lavoro: Azione In/Civile in un Atto

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Azione In/Civile in un Atto

a cura della Redazione

“A quanti giovani e giovanissimi si affacciano alla vita e al futuro” L’A.
Lo spettacolo interpretato dall’autore è stato presentato in anteprima nell’estate del 2008 in forma di lettura scenica in varie arene estive, riscontrando vasti consensi ed apprezzato in particolare per la sua attualità.
Torna ora in scena in un nuovo e originale allestimento, tra lettura e commedia, aprendo la seconda parte della rassegna
“le periferie del teatro” all’ Arci Brecht -Teatro del Lampadiere
ven. 18 e sab. 19 gennaio 2013 ore 21,30 via Bentini 20 Bologna

con: Ivan Poli: Ruggero – Maria Visconti: Anna – Gemma Ruzza: Caterina
Anna Zuccoli: Angela (in voce) – Emanuele M. Landi: Giornalista
(in voce) – Emanuele M. Landi: soggetto, sceneggiatura e regia

Lavoro di strettissima attualità e puro teatro civile è presentato in questo nuovo allestimento posto sulla linea di confine tra affabulazione, commedia e meta teatro, portato in scena anche da interpreti che già abbiamo avuto modo di conoscere in altre piece della stagione del Brecht e che saranno in replica all’Officina de’ Maicontenti. Ecco due giovanissime allieve attrici Maria Visconti e Gemma Ruzza, che danno prova della propria crescita professionale in ruoli di cooprotagonite, ed Ivan Poli nel ruolo del personaggio attorno a cui ruota tutta la piece, già compagno di scena del regista ne “Re Orso” nel 2010 al Teatro di Fantomas, storica creatura del compianto Giorgio Celli, con la regia di Claudio Beghelli; e ancora, un graditissimo ritorno, quello di Anna Zuccoli, protagonista con Emanuele M. Landi di “A gathering tribes human be-in” spettacolo che vanta due anni di repliche, questa volta solo in voce, come in voce è lo stesso autore.
La caratteristica dell’autore e regista di far evolvere i propri lavori attualizzandoli costantemente, nel caso di libretto di lavoro ha indubbiamente una maggior valenza, trattando temi di stringente attualità, ecco allora che per questo nuovissimo allestimento il testo è stato rielaborato più volte durante la preparazione e le prove e lo sarà costantemente nell’arco della stagione. La narrazione teatrale così concepita riesce a dar pienamente corpo al concetto di teatro civile, capace cioè di stimolare ed evocare, ora emozione, ora indignazione, ora presa di coscienza, aggiungiamo poi che, essendo concepito anche come commedia, le problematiche connesse con il lavoro, la sua progressiva precarizzazione ed il disagio invadono violentemente la sfera personale dei protagonisti tanto da condizionare atteggiamenti e scelte sentimentali. Uno spaccato di vita che irrompe in scena, in uno dei momenti più problematici e controversi del nostro Paese.
Uno spettacolo da non perdere, spunto per infinite riflessioni e sicuramente stimolo alla discussione. Non perdetelo!

Curricula
Libretto di lavoro: progetto


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