Saprofiti 2/a parte

Saprofiti 2/a parte

o del comportamento indegno

Autore: Mattia S. Brandani

Il saprofita però alla lunga non regge nella funzione di aggregato o

Il saprofita però alla lunga non regge nella funzione di aggregato o

Avviene che i saprofiti nel loro cammino alla ricerca di realtà da sfruttare incontrino persone di grandi capacità artistiche ecco che in un attimo si rendono conto della propria meschinità ed inadeguatezza, ma la propensione allo sfruttamento è parte del loro essere e devono trovare in men che non si dica il modo di da sfogo alla propria disposizione anche in questa situazione, eccoli allora appiattirsi e assumere un’ aria melliflua fino a prostrarsi è in questo frangente che con astuzia o presunta tale riescono non si sa come a tirar fuori la capacità promozionale e di progetto che hanno dentro e per un attimo si mettono a disposizione fino a riuscire dar vita e collaborare su progetti che spesso sono di ottimo livello, tenendo ovviamente conto che si sono associati a fior fiore di artisti e organizzatori.

Il saprofita però alla lunga non regge nella funzione di aggregato o collaboratore ecco riemergere la sua indole di sfruttatore e poco importa se questo suo ritorno agli antichi difetti  può inficiare dei proficui rapporti e dar vita a ottimi risultati, non può fare a meno di palesare la sua indole.

Ecco che come un commando di guastatori tesse ed ordisce trame, ora per primeggiare ora per trovare soluzioni ad alchimie irrealizzabili.

Tutto questo avviene quando il suo scopo è raggiunto, la visibilità per un progetto e in particolare per le sue performance appoggiandosi sulle spalle del lavoro di altri, ma il più delle volte sull’enorme credito che gli ottimi professionisti con cui collabora in quel determinato momento hanno  a tutti livelli, crediti che il nostro vuole sfruttare al massimo. Continua a leggere …


La mancanza di richiesta di poesia

La mancanza di richiesta di poesia

a cura della Redazione
Emanuele M. Landi - Saverio Mazzoni (foto promozionale di Demetrio Polimeno)

Emanuele M. Landi – Saverio Mazzoni (foto promozionale di Demetrio Polimeno)

 

 

 

 

 

 

“Carmelo dice che non ami il teatro” (conversando con Pier Paolo Pasolini)
azione scenica in quattro quadri di Emanuele M. Landi
intrepreti – progetto scenico e regia: Emanuele M. Landi – Saverio Mazzoni
foto proiezioni – immagini di scena e mostra fotografica correlata: Demetrio Polimeno

Tornerà in scena in due nuove ed originali versioni. In attesa del nuovo debutto che rapprenterà un impatto scenico davvero innovativo e celebrerà, tra tante altre novità il decennale della fondazione del blog in attesa riproponiamo una sorta di sinossi dello spettacolo e una tra le più belle poesie di Pier Paolo Pasolini inserita nello spettacolo

Sinossi:
Un uomo è seduto ad un tavolino di un caffè di Bologna e si ritrova d’improvviso a conversare con Pasolini e, partendo da una presunta affermazione di Carmelo Bene, inizia un dialogo che apre a scenari inusuali. L’uomo esterna dubbi e perplessità sulla sua azione sociale e lentamente lo stimola ad esaminare temi che  molto probabilmente non aveva mai completamente approfondito arrivando così a confrontarsi con la realtà odierna. Il ritmo sempre più incalzante del dialogo conduce lo spettatore all’immedesimazione per poi sentirsi a volte accumunato alle domande od improvvisamente colto di sorpresa dalle risposte, in ogni caso stimolato ed ansioso di conoscere l’epilogo. Continua a leggere …