La mancanza di richiesta di poesia

La mancanza di richiesta di poesia

a cura della Redazione
Emanuele M. Landi - Saverio Mazzoni (foto promozionale di Demetrio Polimeno)

Emanuele M. Landi – Saverio Mazzoni (foto promozionale di Demetrio Polimeno)

 

 

 

 

 

 

“Carmelo dice che non ami il teatro” (conversando con Pier Paolo Pasolini)
azione scenica in quattro quadri di Emanuele M. Landi
intrepreti – progetto scenico e regia: Emanuele M. Landi – Saverio Mazzoni
foto proiezioni – immagini di scena e mostra fotografica correlata: Demetrio Polimeno

Tornerà in scena in due nuove ed originali versioni. In attesa del nuovo debutto che rapprenterà un impatto scenico davvero innovativo e celebrerà, tra tante altre novità il decennale della fondazione del blog in attesa riproponiamo una sorta di sinossi dello spettacolo e una tra le più belle poesie di Pier Paolo Pasolini inserita nello spettacolo

Sinossi:
Un uomo è seduto ad un tavolino di un caffè di Bologna e si ritrova d’improvviso a conversare con Pasolini e, partendo da una presunta affermazione di Carmelo Bene, inizia un dialogo che apre a scenari inusuali. L’uomo esterna dubbi e perplessità sulla sua azione sociale e lentamente lo stimola ad esaminare temi che  molto probabilmente non aveva mai completamente approfondito arrivando così a confrontarsi con la realtà odierna. Il ritmo sempre più incalzante del dialogo conduce lo spettatore all’immedesimazione per poi sentirsi a volte accumunato alle domande od improvvisamente colto di sorpresa dalle risposte, in ogni caso stimolato ed ansioso di conoscere l’epilogo.

La mancanza di richiesta di poesia

Pier Paolo Pasolini

Come uno schiavo malato, o una bestia,
vagavo per un mondo che mi era assegnato in sorte,
con la lentezza che hanno  i mostri
del fango – o della polvere – o della selva –
strisciando sulla pancia – o su pinne
vane per la terra ferma – o ali fatte di membrane…
C’erano intorno argini, o massicciate,
o forse stazioni abbandonate in fondo a città
di morti – con le strade e i sottopassaggi
della notte alta, quando si sentono soltanto
treni spaventosamente lontani,
e sciacquii di scoli, nel gelo definitivo,
nell’ombra che non ha domani.
Così, mentre mi erigevo come un verme,
molle, ripugnante nella sua ingenuità,
qualcosa passò nella mia anima – come
se in un giorno sereno si rabbuiasse il sole;
sopra il dolore della bestia affannata,
si collocò un altro dolore, più meschino e buio,
e il mondo dei sogni si incrinò.
Nessuno ti richiede più poesia!
E’ passato il tuo tempo di poeta…
Gli anni cinquanta sono finiti nel mondo!
Tu con le Ceneri di Gramsci ingiallisci,
e tutto ciò che fu vita ti duole
come una ferita che si riapre e dà la morte!

Debutto:
Teatro degli Angeli
via Massa Carrara 3 (angolo via Arno) Bologna 21 gennaio 2017

Alcune repliche:
Arci Brecht
Teatro del Lampadiere via Bentini 20 Bologna 10 e 11 febbraio 2017

Comune di San Giorgio di Piano
Sala Consiliare via della Libertà 35 19 febbraio 2017

Arci Brecht
Teatro del Lampadiere via Bentini 20 Bologna 30 giugno 2017

Cortile via Barbieri 17/2 Bologna
(all’interno del progetto Bolognina Banlieue) 27 agosto 2017

Circolo Arci Kino
via Gramsci 71 Pieve di Cento (Bologna) 23 febbraio 2018

Centro Sociale Montanari
Parco della Zucca via di Saliceto 3/21 Bologna19 maggio 2018

Citazione per il debutto nel blog del Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa della Delizia

 


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