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L’autobus ferma ancora a teatro

L’autobus ferma ancora a teatro

a cura della Redazione

Eccoci alla nuova stagione teatrale 23/24 di “Fermata Teatro” che arriverà fino a primavera inoltrata e che sarà divisa in vari periodi.
Il primo dei quali riguarda novembre e dicembre 2023.

"Fermata Teatro" 23/24. Periodo novembre/dicembre 2023

“Fermata Teatro” 23/24. Periodo novembre/dicembre 2023

Sono quasi dieci anni che la fermata Corticella della linea 27/a ha assunto di fatto il nome di Fermata Teatro, dal 2014 infatti il Circolo Arci Brecht, ospitato nella Casa del Popolo Bruno Tosarelli di via Bentini 20 in quel di Bologna, accoglie in quel piccolo gioiello che gestisce chiamato Teatro del Lampadiere quanti amano il teatro.
La rassegna così chiamata è nata grazie agli ardimentosi volontari del Circolo, tra cui teatranti. musicisti, tecnici e non solo, con lo scopo di far vivere un luogo attraverso il teatro e più in generale la cultura.

Come non ispirarsi a quella fermata d’autobus situata proprio di fronte al Circolo?

Da quell’intuizione tutto è partito, ogni anno una nuova rassegna ha visto proposte ed eventi di altissimo livello ed ha  potuto beneficiare del patrocinio del Comune e del Quartiere Navile, territorio dove è situato il Circolo, istituzioni che hanno creduto e scommesso sul quel progetto.
Gli organi di stampa della città hanno spesso coadiuvato con articoli e flash stampa sapientemente coinvolti da quanti nel circolo hanno assunto di volta in volta la funzione di ufficio stampa spesso attraverso conferenze stampa nella cornice prestigiosa della sala stampa di Palazzo D’Accursio, sede storica del comune di Bologna.

Fermata Teatro non si è mai fermata se non, giocoforza, nel momento tragico della recente pandemia, ma appena tornato il tempo rasserenato la fermata  ha ripreso a funzionare e con essa le proposte teatrali al Teatro del Lampadiere, situato nel piano interrato del Circolo Arci Brcht. Continua a leggere …


Storie della Piccola Bologna

Storie della Piccola Bologna

appunti per racconto scenico in sei quadri
di e con Emanuele M. Landi – ricerche storiche di Ramona Loffredo.

a cura della Redazione

Tipica "Casa Sociale" dei primi del '900 in zona Bolognina.

Tipica “Casa Sociale” dei primi del ‘900 in zona Bolognina.

Tra i progetti che il blog sta mettendo a punto per la prossima stagione vi è “Storie della Piccola Bologna”, un progetto che prenede spunto da un luogo ben preciso della città di Bologna, la sua prima periferia sorta a ridosso della stazione di Bologna alla fine dell’ottocento denominata Bolognina (piccola Bologna). Luogo assai particolare con caratteistiche uniche  dal punto di vista architettonico, ma ancor di più per le caratteriste uniche dei suoi primi abitanti e della sua particolare evoluziuone nel corso dei decenni.

La scrittura  scenica è di Emanuele M. Landi (nostro storico collaboratore, attore, formatore e autore teatrale, che i nostri affezionati lettori conoscono bene) che ne sarà anche l’interprete.
Le ricerche storiche sono curate da Ramona Loffredo ( architetto e ricercatrice che da tempo si dedica al reperimento di documenti che riguardano questo particolare luogo della città di Bologna)

Nell’ imminenza della messa in scena pubblicheremo il racconto esauastivo dell’intero progetto e tutte le informazioni inerenti la prima assoluta.
Pubblichiamo ora uno stralcio della prima stesura dei primi due quadri, che sono ovviamente in via di elaborazione. Inutile dire che teniamo molto a questo lavoro .

1° Quadro:
Talvolta poco dopo l’alba, in particolare nei giorni d’estate, mi metto con alle spalle Piazza dell’Unità e guardo dritto verso via Matteotti, poi chiudo gli occhi e compio un viaggio lungo quel rettilineo che collega la Bolognina al centro della città, ed eccomi in Piazza Nettuno, dopo aver attraversato il ponte della ferrovia e via  Indipendenza e mi ritrovo così in Piazza Maggiore.

Poi mi giro, riapro gli occhi e guardo dritto verso via di Corticella che attraversa la Piccola Bologna, un lungo filo rosso che nel corso dei decenni ha intrecciato vite, passioni, lotte per la libertà, amicizie e amori.

Mi vengono allora alla mente storie, ricordi e racconti di questo luogo, nato ai primi del novecento a nord della Stazione di Bologna,  anche in seguito a migrazioni, si proprio migrazioni, dalla campagna verso la città in cerca di lavoro e benessere.

2° quadro:
La Bolognina è un percorso della memoria, un ritorno a quando il tempo condiviso era davvero assaporato e la città viveva di un ritmo più umano. Continua a leggere …


Evento di DiMondi Festival, I love Bolognina

Evento di DiMondi Festival,

I love Bolognina e Auser Bologna

Teatrocondiviso invita a partecipare all’evento.
Il monologo di Emanuele M. Landi “Storie della Piccola Bologna”
si avvale della consulenza storica di Ramona Loffredo (architetto e ricercatrice)
a cura della Redazione

I Love Bolognina

I Love Bolognina

Domenica 30 luglio 2023
Nell’ambito di DiMondi Festival|Bentornato Futuro
Festa I Love Bolognina
Piazza Lucio Dalla – Casa di Quartiere Katia Bertasi
Ingresso Gratuito

Programma:
Sul palco di Piazza Dalla:
Ore 18.00:
Saluti istituzionali e presentazione del progetto
Ore 19:00:
“Storie della Piccola Bologna” di e con Emanuele M. Landi
Interventi di presentazione dei volontari e delle realtà coinvolte alternati a momenti poetico letterari degli artisti e degli scrittori presenti in piazza.
Ore 21:30
Concerto dei Magenta#9
Ore 22:30
A chiusura concerto – proiezione del video poetico di Sauro Corona sulle poesie di Gianfranco Corona tradotte in immagini
Nei pressi della Casa di Quartiere Katia Bertasi:
ore 20.00:
Cena-buffet di raccolta fondi promossa dall’Unione Pd Navile in collaborazione con Civibo-Cucine Popolari e la Casa di Quartiere Katia Bertasi finalizzata all’acquisto di un’autovettura 4×4 a sostegno dei Comuni di Marzabotto e Monzuno colpiti dall’alluvione. Donazione minima: 20 euro-Per prenotazioni: entro giovedì 27 luglio contattare Valeria al n. 329.1906962.
Ore 20.45:
Intervento musicale del Parto delle Nuvole Pesanti in duo acustico.
In tutta la piazza:
Dalle ore 18.00 alle 23.00:
Banchetti, performance, mostre, incontri con artisti e scrittori
a cura di Gloria Giambuzzi: “A tu per tu con l’artista”: piccole aree in vari punti della piazza dedicati
all’incontro e al dialogo con i poeti, gli scrittori e gli artisti Sabrina Barbuti, Silvia Secco, Claudia Zironi,Francesca del Moro, Anna Agostini, Gianfranco Corona, Rita Bonetti, Daniela Nipoti, Lorena Lusetti, Mauro Tolomelli e Orione Lambri Continua a leggere …


Tempi che cambiano

Tempi che cambiano

o del novello viaggio in quel del teatro

a cura della Redazione

Living Theatre...esempio di avanguardia che...

Living Theatre…esempio di avanguardia che…

Abbiamo dedicato gran parte del tempo estivo a ragionare su come cambiare la nostra linea editoriale e l’indirizzo delle nuove scelte teatrali in ragione di un mutamento imminente della società tutta, mutamento regressivo e reazionario; ora che questo si è concretizzato quelle nostre riflessioni si sono dimostrate quanto mai opportune.

Abbiamo sempre sostenuto che il teatro è arte rivoluzionaria/nonviolenta per eccellenza e che per sua natura è scevra di qualsivoglia accondiscendenza col potere.

Non può esistere un teatro reazionario, conservatore o di destra che dir si voglia, poichè il teatro è luogo di scambio, racconto e partecipazione è il rinnovarsi del simposio platonico dove storie ed esperienze condivise costituiscono l’azione e la scrittura teatrale.

Si prospetta dunque una nuova fase del teatro in civile, che il blog porta avanti da ben oltre dieci anni? Continua a leggere …


Riflessioni su un percoso

Riflessioni su un percoso

progetto tra poesia e teatro… due anni in scena!
“Pow-Wow a gathering of the tribes human be in” 2004/2006

Autore: Emanuele M. Landi

Emanuele M. Landi 20 novembre 2004 Teatro del Navile Bologna

Emanuele M. Landi 20 novembre 2004 Teatro del Navile Bologna

“Quando arriva una visione… arriva il terrore, come una tempesta di tuoni; ma quando la tempesta della visione è passata, il mondo è più verde e più felice, perché ovunque scende sul mondo la verità della visione, è come la pioggia” Alce Nero (Sciamano Sioux)

Molti di coloro che hanno seguito il lavoro di preparazione dello spettacolo, vedendone solo frammenti o brevi sequenze sono stati prodighi di domande, alcuni, già conoscitori del periodo o dei poeti citati, altri completamente all’oscuro, però in entrambi i casi è stata cercata una chiave di lettura.

Alcuni si sono soffermati, visto i fatti dell’attualità sul rifiuto della guerra, e quindi il lavoro è stato visto come messaggio pacifista.

Se fosse solo questo il nostro progetto, sarebbe monco e per noi poco interessante, siamo partiti dall’essenza della poesia vista come visione, sciamanica e non interprete della realtà, ma piuttosto capace di prefigurare l’essenza delle cose come luogo dell’inconscio, non raggiungibile attraverso i consueti itinerari mentali, capace, invece di palesarsi solo uscendo dalla logica dei contrapposti, Via di mezzo attraverso la quale la Poesia viaggia fino alle essenze di ognuno di noi, soltanto l’acuire una  percezione sottile permette di coglierne completamente il significato.

Non vi è quindi la contrapposizione, ad esempio, tra pace e guerra, piuttosto un non luogo dove entrambe non hanno dimora, poiché elementi di negazione  negandosi a vicenda si alimentano a vicenda, continuando sul ragionamento è facile comprendere che in un qualsivoglia scenario entrambi gli elementi o contendenti ricoprono un ruolo complice,, aggressori e difensori sono parte attiva nell’avvio e nel perpetuarsi dei conflitti.

La visione poetica o sciamanica, vive e si alimenta in quel non luogo che né afferma né nega, semplicemente non contempla, ma deve essere chiaro che la visione è dapprima percezione dell’esistente, ed proprio la capacità di vedere l’attimo che consente al veggente o al poeta di indicare la via sottile o se si vuole spirituale. Continua a leggere …