Diego Cannarozzi

Diego CannarozziDiego Cannarozzi

Frequentare un laboratorio sul teatro promosso dalla scuola media è di certo indice di una forte volontà di esprimersi. Affrontare poi Shakespeare in prima battuta è una sfida importante. Stringe amicizia con le compagne e compagni di scena, utilissima per portare affrontare la Bisbetica Domata.

Terminate le medie inferiori e iniziato il liceo, pare che il “gioco” della recitazione si allontani, ma quando l’insegnante di teatro gli propone di tornare sul palcoscenico con i compagni di un tempo eccolo, senza indugio, rispondere all’appello. Nella ricorrenza del 25 aprile 2011 presso il Centro Sociale Montanari si allestisce una messa in scena di puro tetro civile dedicato alla resistenza e alla liberazione. Hanno inizio le prove con gli autori e attori Emanuele M. Landi e Saverio Mazzoni. Diego e i ragazzi coinvolti saranno partigiani, lettori, cittadini liberati e, in certi casi, anche ballerini, daranno tutti buona prova di sé; a fine spettacolo applausi e chiamate in scena saranno parecchie.

Quando arriva la proposta di continuare l’esperienza teatrale e perfino di formare una vera e propria compagnia, ancora una volta è della partita. Sarà allestita una riduzione dei Lisistrata di Aristofane dal titolo “Lo sciopero delle donne”.Eccolo alla prima lettura del testo a tavolino per impossessarsi dei personaggi, il lavoro procede con rinnovato entusiasmo non foss’altro perché il testo è grottesco e divertente, ma soprattutto gioca l’armonia e il buon rapporto tra i compagni ed il regista. Si andrà in scena a marzo. Si forma un gruppo teatrale che si chiamerà: SiamoTuttiUnaSpiegazione.