Emanuele M. Landi

Emanuele M. Landi
autore teatrale – regista – affabulatore – attore – creatore eventi

Emanuele M. Landi

Emanuele M. Landi

E’ iniziato al teatro e al canto polifonico da Ornella Rambaldi, attrice e cantante lirica. Dal padre Sesto Landi, insegnante di dizione, apprende i primi rudimenti della tecnica recitativa. Saranno, però Angelo Gruppioni attore e autore teatrale, Pasquale Patuelli maestro di canto, Concetta Saccone, educatrice e formatrice, a completare la sua preparazione rispettivamente nella costruzione dell’attore e nella scrittura scenica, nell’uso della voce e nel canto, nella lettura drammatizzata e nella tecnica affabulatoria. Debutta in scena nel 1965 all’età di dieci anni. Si dedica alla pubblica lettura di testi greci e latini e partecipa come lettore a varie presentazioni letterarie mette poi in scena eventi basati su letture di classici e poesia.

Definisce un particolare progetto che coniuga teatro e musica dal vivo, che sarà la base della costituzione del gruppo “Mantra Suono Movimento” nel 1977 a Casalecchio di Reno in provincia di Bologna. Con questa formazione metterà in scena nel 1978 “Ipotesi teatrale”. Prosegue poi la sua attività di lettore e affabulatore. Dal 1985 collabora, alla costruzione d’eventi e performance musico/teatrali. Dal 1990 al 1995 è consigliere con la carica di responsabile della Commissione Cultura al Q,re Navile in Bologna. Da vita a varie iniziative culturali, tra cui il prosieguo della rassegna musicale per gruppi emergenti “Centofiori”, partita nel 1985 nello stesso quartiere ad opera dei suoi predecessori. Rilancia e consolida il “Premio Letterario Navile” aprendo ad importanti sponsorizzazioni eminentemente culturali, principalmente la “Librincontro” di Marino Capacci: Nell’ambito del premio letterario è spesso oltre che curatore, presentatore nelle premiazioni finali, lettore di brani scelti dai lavori vincitori e promotore di giovani attrici  in qualità di lettrici.

Nel 2004 da vita con Anna Zuccoli e Luca Lodi al progetto  “Pow-Wow Teatromusica” che amplia e completa l’esperienza iniziata nel 1977, definendo compiutamente la formula scenica denominata “Teatroconcerto”. Con questa formazione ha realizzato tre spettacoli. A Bologna  nel 2005 collabora con il “Teatro del Navile” come attore e supporto dell’Ufficio Stampa. Nella stagione teatrale 2006 è direttore artistico del “Teatro del Lampadiere”. E’ autore dei testi rappresentati; “Quattrocentoventisettemila affabulazioni”, “Un turbinoso tour in torpedone”, “Libretto di lavoro”, “Il Perfetto candidato”. Da vita, nel febbraio 2009, assieme a Simona Ruvoli, Maria Chiara Merchiori ad un nuovo progetto. Nel contempo iniziano le prove di “Libretto di lavoro” in forma di commedia ed elabora la messa in scena del “Perfetto candidato”, che viene rappresentato, in una rinnovata versione con Simona Ruvoli, il 7 e 8 maggio 2010 al Teatro del Lampadiere e termina la sua turne il 27 luglio 2010  nella rassegna estiva promossa nell’ambito dell’Estate Bolognese al Parco di via dei Giardini.

Nell’aprile del 2010 inizia la collaborazione con l’attore Saverio Mazzoni con testi di teatro civile. Va in scena “21 aprile a Bologna sboccia il fiore della libertà”, a seguire sono elaborati tre spettacoli sulla memoria commissionati dal Centro Sociale Montanari, in scena dal gennaio 2011. Inizia poi la collaborazione con il “Club di Fantomas” associazione e spazio teatrale fondata e promossa dal Prof. Giorgio Celli.
Mette in scena il primo spettacolo dei tre elaborati assieme a Saverio Mazzoni su impulso del Centro Sociale Montanari, sulla Memoria, la Resistenza e la Liberazione. Il 28 gennaio 2010 si rappresenta “Io non perso la memoria” un viaggio letterario e teatrale sulla memoria e la rievocazione della deportazione e l’Olocausto.

La collaborazione con il “Club di Fantomas”, associazione e spazio teatrale fondata e promossa dal Prof. Giorgio Celli si concretizza con la messa in scena di “Re Orso” di Arrigo Boito un curioso e raffinato poemetto polimetro, ridotto da Claudio Beghelli, ottimo sceneggiatore già stretto collaboratore del Prof. Celli. Andrà rappresentato il 6 dicembre 2010 con repliche il 9 e 10 dicembre, riscuotendo un’ottima accoglienza e vede sul palco, Claudio Beghelli, Emanuele M. Landi, Marenza Pirozzi, Ivan Poli, Amalia Ruocco, Paola Travaglini, che per la prima volta insieme sono coordinati dalla sapiente regia di Claudio Beghelli, con le proiezioni multimediali di Luca Saraz Budini le luci e il suono di Matteo Cincopan e i costumi di Silvia Costa.

Inizia poi la stesura del testo imperniato sulla Resistenza e la Liberazione che va in scena il 25 aprile 2011 nella nuova sede del Centro Sociale Montanari inaugurando il nuovo splendido Teatro posto all’interno dei locali sociali. Lo spettacolo porta in scena con Saverio Mazzoni ed Emanuele M. Landi anche otto giovani liceali appassionati di teatro coordinati, fin dalle scuole medie da una loro professoressa ora collaboratrice culturale del Montanari, sono Diego Cannarozzi, Sergio Collina, Michele Fini, Laura Guidalotti, Keivan Missaghi, Julia Szyszko, Giacomo Venturi, Maria Visconti. Lo spettacolo apre alla collaborazione permanenente con Il Centro in ambito tecnico e teatrale e pone le basi per la messa in scena di un nuovo lavoro a cui i ragazzi partecipano, sarà una libera riduzione di Lisistrata di Aristofane da l titolo “Lo Sciopero delle Donne” adattata da Mara Cavallo, di fatto un vero e proprio percorso di formazione teatrale propedeutico ad futuro corso.

Inizia nel maggio 2011 la collaborazione con il chitarrista e cantautore Demetrio Poli col quale elabora un nuovo lavoro dal titolo “La Voce del Bardo” una sorta di teatro canzone su temi civili che ripropone brani storici offerti in nuova veste e brani nuovi arricchiti dalle musiche e dalle canzoni di Demetrio Poli. Lo spettacolo vede anche la partecipazione con un suo brano sulla tragedia di Ustica Maria Visconti proveniente dal gruppo che ha partecipato allo spettacolo del 25 aprile. La voce del bardo debutta al “ Parco di via dei Giardini” in zona Corticella, nell’ambito di Bologna Estate, storica rassega estiva promossa dal Comune di Bologna, tornerà in scena a partire dal 5 novembre 2011 dal Teatro del Centro Sociale Montanari.

Il 5 novembre 2011 La Voce del Bardo va in scena al Teatro Montanari e riscuote un ottimo successo, la formazione vede ancora Demetrio Poli alla chitarra, armonica e canto, Emanuele M. Landi e Maria Visconti voci narranti. Cura la regia de “Lo Sciopero delle Donne” che debutta il 3 marzo 2012 ancora al Teatro Montanari, che ne è promotore, la prova del palcoscenico dei giovanissimi Diego Cannarozzi, Michele Fini, Laura Guidalotti, Keivan Missaghi, Julia Szyszko, Giacomo Venturi e Maria Visconti è ottima, a richiesta replica il 5 maggio 2012. In collaborazione con il Circolo Arci Brecht nel Teatro del Lampadiere, mette a punto in qualità di curatore artistico la rassegna di teatro e musica “Le Periferie del Teatro” che vede anche la collaborazione del Teatro delle Ceneri nella persona di Claudio Beghelli, del Circolo Arci  Officina Teatrale de Maicontenti e del blog Teatrocondiviso, la rassegna abbraccia vari fine settimana nei  giorni di venerdì e sabato e prevede due serate per ogni evento dal 19 ottobre 2012 al 19 gennaio 2013 presso il teatro del Lampadiere che vedranno in scena La Voce del Bardo, Qualcuno era di e con Claudio Beghelli, Lo Sciopero delle Donne, Ambiente: scegliamo il nostro futuro di e con Saverio Mazzoni e Libretto di Lavoro novità di Emanuele M. Landi che ne cura anche la regia, con Maria Visconti. Ivan Poli e Gemma Ruzza. Lo Sciopero delle Donne va in replica presso l’Officina Teatrale de Maicontenti in via s. Tommaso del Mercato a Bologna il  12 e 13 gennaio 2013 e Libretto di Lavoro il 2 e 3 febbraio 2013 nella rassegna gemella chiamata “Ritorno a Teatro”. Le rassegne e le repliche nei due spazi registrano un buon successo tanto che La Voce del Bardo in piena rassegna replica a richiesta al Lampadiere il 26 gennaio 2013 e Ambiente: scegliamo il nostro futuro, va in replica il 9 febbraio 2013. Il primo dicembre 2012 è chiamato dal Comune di Bologna e Quartiere Navile a sceneggiare dirigere e presentare lo spettacolo evento “Memoria garanzia di Futuro” musiche e testimonianze sulla Resistenza, presso la Sala Centofiori.

Il 23 marzo 2013 in Cappella Farnese in Palazzo D’Accursio a  Bologna è chiamato ad allestire e presentare la giornata conclusiva del quattordicesimo Premio Letterario Navile, sceglie in qualità di lettori di brani scelti dai manoscritti vincitori, Keivan Missaghi, Gemma Ruzza e Ivan Poli. Il primo maggio 2013 con La Voce del Bardo che nel frattempo si è trasformata in band di teatro canzone, a formazione variabile, aperta a collaborazioni e partecipazioni straordinarie di musicisti e attori ospiti, con la formula a due è ospite con Demetrio Poli del concerto del gruppo Mulini a Vento presso il Centro Culturale TeZe di Bentivoglio in provincia di Bologna. Inizia una serie di collaborazioni in particolare con i Mulini a Vento che consolida e roda la nuova iconografia del gruppo. Il 21 giugno 2013 è in concerto ancora in formazione a due presso la Scuola Popolare di Musica Ivan Illich di Bologna e con i Mulini a Vento, la giornata evolve in jam session a cui partecipano musicisti e maestri della scuola, inizia con alcuni di loro una collaborazione che porterà ben presto ad un ampliamento della formazione. Il 6 ottobre 2013 la band è in concerto presso la Festa dell’Unità di Villa Torchi ancora in formazione a due.

Da vita in collaborazione con l’ufficio Cultura del Quartiere Navile nella persona del responsabile Daniele Degli Esposti, con la titolarità del Circolo Arci Brecht e il patrocino del Comune di Bologna e  Quartiere Navile alla rassegna di teatro e  musica “Capolinea ventisetteAteatro” che vede in scena un evento al giorno, tra spettacoli, reading e concerti dal 4 novembre al 4 dicembre 2013 distribuiti su tre spazi, Sala Alessandri e Sala Centofiori poste all’interno del Centro Civico di Corticella di Bologna e al Teatro del Lampadiere c/o Arci Brecht. La rassegna riscuote un successo senza precedenti, con sale spesso al limite della capienza, nella serata conclusiva del 4 dicembre 2013 tutti gli artisti e i gruppi partecipanti alla rassegna hanno uno spazio per dare un assaggio dei lavori presentati e si risconta ancora una volta un grande successo, la sala che annovera circa quattrocento posti è di fatto piena.

Con la band La Voce del Bardo partecipa alla rassegna con due concerti presso la Sala Alessandri il 13 e il 26 novembre 2013, presentandosi in una formazione ampliata Emanuele M. Landi in qualità di cantore e affabulatore, Demetrio Poli alla chitarra, all’armonica e voce, Olivia Bignardi al clarinetto e clarinetto basso, Antonello Manzo al violoncello, i nuovi elementi sono insegnati della Scuola Popolare di Musica Ivan Illich ed apprezzati musicisti in ambito classico, jazzistico e sperimentale. La formazione presenta un repertorio rinnovato e riarrangiato che si colloca tra la canzone d’autore, la narrazione e la ricerca di nuove sonorità e riscuote un considerevole successo. Ad aprire il concerto del 26 novembre viene proiettato il cortometraggio “Dopo la Distruzione  che ha come tema la violenza sulle donne  scritto e sceneggiato da Emanuele M. Landi, protagonista assoluta è Gemma Ruzza, le riprese sono di Demetrio Poli e Alessandro Garzaro ed è girato al Teatro del Lampadiere, postato su you tube il corto vanta un flusso continuo di visualizzazioni. Il cortometraggio sarà inoltre proiettato nella serata conclusiva della rassegna alla Sala Centofiori il 4 dicembre.

Su proposta di Ivan Poli da vita con lo stesso Poli, Maria Visconti; Gemma Ruzza, Saverio Mazzoni e la nuova entrata Antonietta Del Villano al progetto di sceneggiatura collettiva atto a ridurre per la scena “Il Popolo degli Abissi “ di Jack London, con il titolo “Voci dall’Abisso” le prove sono un work in progress parimenti alla stesura delle varie parti ad opera dei partecipanti, nell’evolversi del progetto da vita coadiuvato da Saverio Mazzoni  ad un percorso formativo rivolto ai giovani allievi e collaboratori. Le musiche di scena sono eseguite dal vivo dal violinista Lino Toscano.

Continua la serie di concerti e partecipazioni con la band La Voce del Bardo col titolo Concerto in/Civile. Venerdì 28 marzo 2014 è presso il Rifugio Notturno di Solidarietà di Bologna, all’interno di progetto di inclusione sociale ancora in formazione con Demetrio Poli. Venerdì 6 giugno 2014 è in concerto all’interno della yurta mongola montata dalla Compagnia Teatro della Beffa in Piazza dell’Unità a Bologna, dove è organizzato un festival di musica, teatro e danza multietnica, la formazione vede l’entrata di Lino Toscano al violino, ne sono parte Demetrio Poli, Olivia Bignardi e lo stesso Emanuele M. Landi, il repertorio è riarrangiato e arricchito per il particolare contenitore culturale.

Su sollecitazione dell’Arci Brecht in collaborazione con Maria Visconti, ora collaboratrice culturale del circolo, mette a punto la rassegna di teatro e musica Fermata Teatro, prosecuzione dell’esperienza di Capolinea ventisetteAteatro concentrata  ora sul solo Teatro del Lampadiere gli spettacoli e i concerti vanno in scena nei fine settimana dal 22 ottobre al 22 novembre 2014, l’intera rassegna ha un’ enorme e inaspettato successo, all’interno del progetto il 7 e 8 novembre debutta Voci dall’Abisso scritto collettivamente e tratto da Il Popolo degli Abissi di Jack London, le due serate registrano il tutto esaurito. Inizia ad organizzare un calendario di repliche ed coinvolto ancora una volta dal circolo Arci Brecht assieme a Maria Visconti ed altri nella progettazione della nuova edizione della rassegna Fermata Teatro per l’autunno 2015. Inizia le prove di due nuovi spettacoli da lui scritti e diretti.

Continua la collaborazione con il chitarrista e cantautore Demetrio Poli all’interno della formazione “La Voce del Bardo” alla quale si agiunge il violinista Lino Toscano. Il gruppo porta in scena il reading “Concerto in/Civile” martedì 21 giugno 2016 presso il Teatro degli Angeli di Bologna ed oltre alla formazione classica composta da Emanuele M. Landi ai recitati, Demetrio Poli al canto, chitarra e armonica, ospita Anna Macrì all’organetto diatonico, Lello dei Mulini a Vento alla voce e chitarra e Saverio Mazzoni ai recitati. Questo debutto da inizio alla collaborazione con il sudetto teatro e inserisce in pianta stabile il violinista Lino Toscano nella formazione.

Il 2017 si apre con il debutto del nuovo lavoro scritto “Carmelo dice che non ami il teatro” conversando con Pier Paolo Pasolini che vede in scena l’autore Emanuele M, Landi e Saverio Mazzoni, i due condividono anche il progetto scenica e la regia. Lo spettacolo si avvale delle foto di Demetrio Poli che prenderanno forma nelle proiezioni che arricchiscono la messa in scena, ogni replica sarà affiancata  da una mostra delle foto di scena. Lo spettacolo ha un ottima accoglienza da parte del pubblico con svariate repliche e vanta la citazione nel sito del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia.

Su proposta del regista e attore Fulvio Ianneo nell’aprile 2017 partecipa alla costituzione del progetto Bolognina Banlieue che intende nella zona di Bologna denominata Bolognina dar vita a quello che viene definito teatro difuso o dei luoghi, anche i più inusuali. Il progetto darà vita ad una rassegna estiva, come inizio dell’attività e proseguirà poi con altri progetti, istallazioni e performance sul territorio.

Mentre continuano le repliche di “Carmelo dice che non ami il teatro” iniziano le prove di un nuovo lavoro da lui scritto “Asoka” o dell’imperatore compassionevole.  Azione scenica a più voci – soggetto di Emanuele M. Landi progetto scenico e regia Giuliana Berengan  con Saverio Mazzoni – Emanuele M. Landi – Ilaria Zeri – Giuliana Berengan – Gemma Ruzza –  Lydia Pisani, musicista, e cantante nel gruppo degli Youvoid, debuttante atttrice ed autrice delle musiche originali dello spettacolo.
Drammaturgia: Emanuele M. Landi – Progetto scenico e regia: Giuliana Berengan.
Inizia cosi la collaborazione con la scrittrice, giornalista, regista e attrice Giuliana Berengan e l’attrice Ilaria Zeri. Lo vede ancora in scena con Saverio Mazzoni e con la giovane allieva Gemma Ruzza alla quale si è  aggiunta al suo debutto teatrale, Lydia Pisani. La prima del nuovo lavoro è prevista ad Aprile 2018.
Nel frattempo sono in essere alcuni laboratori teatrali ed altri progetti in via di risoluzione.

Terminata la partecipazione al progetto Bolognina Banlieue per sopraggiunte difficoltà relazioanli viene invitato dal Circolo Arci Brecht ad iniziare assieme allo stesso un percorso di relazione umana e culturale con le persone migranti provenienti da vari Paesi che da parecchi anni gravitano ed interagiscono con il Circolo Arci Brecht e la Casa dei Popoli di via Bentini in Bologna all’interno della quale è posto il Circolo. Vengono avviati una serie di incontri ed una assidua frequntazione per giungere ad una sempre maggione conoscenza reciproca che ha come punto di arrivo anche la realizzazione di laborartori teatrali interculturali. Il primo frutto di questo lavoro è stata una manifestazione evento con teatro, danze e musiche da tutti i Paesi di provenienza  dei partecipanti a questo progetto relazionale e culturale nella  giornata di domenica 29 settembre 2019 presso il Parco dei Giardini a Bologna in zona Corticella e dove è stato oltre che parte del gruppo organizzativo anche l’animatore e il presentatatore della giornata. Ha poi dato vita ad una sorta di performance multientica leggendo brani dal suo repertorio inerenti al tema della manifestazione.Prosegue poi la preparazione dei laboratori parimenti alla sempre maggiore conoscenza reciproca.

Elabora un nuovo testo teatrale “L’archivista” che affida a Saverio Mazzoni e le musiche originali e i campionamenti saranno di Diego Cannarozzi ed il suo set Ice X Diaz. Quanto prima debutterà in scena.

Rielabora Il suo testo “Carmelo dice che non ami il teatro” – conversando con Pier Paolo Pasolini per un ritorno in scena dopo due stagioni di svariate repliche ed ottimi riscontri e perfino una citazione del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa. Spettacolo che ha condiviso con l’amico e collaboratore artistico Saverio Mazzoni. Il nuovo progetto scenico prevede due modalità. la prima con una elaborazione del testo ed una diversa presenza in scena dei due protagonisti, la seconda con musiche originali eseguite dal vivo dai musicisti autori ed esecutori. Sono ora in via di definizione le modalità per la messa in scena di entrambe, oltre al nuovo nuovo testo “L’archivista.