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Razzista io???

Razzista io???

o di un ritorno in scena

Autore: Emanuele M. Landi

Rassegna Fermata Teatro 23/24
Arci Brecht/Teatro de Lampadiere
via Bentini 20 Bologna (zona Corticella) Venerdì
26 gennaio 2024 ore 21

Razzista io???
Lettura tutta italiana alle vittime dell’intolleranza
Liberamente tratto da “La macchia della razza” di Marco Aime
e “Il razzismo spiegato a mia figlia” di Tahar Ben Jelloun
con Luca Romanelli e Daniela Marcolungo
regia di Luca Romanelli
tecnico audio – luci: Gloria Noemy Villatoro

Locandina "Razzista io???"

Locandina “Razzista io???”

Per info e prenotazioni: tel. 3471702942.

Ingresso soci Arci. La tessera si può fare direttamente in Teatro.
A “Fermata Teatro” si va con l’autobus- Linea  27A fermata “Corticella” e in auto, uscita tngenziale n. 6  con parcheggio di fronte al teatro.

 

Il ritorno in scena di uno spettacolo ha per sua natura un grande valore, in primo luogo per chi gli ha dato vita, sceneggiato e portato alla ribalta, è a tutti gli effetti un evento soprattutto se si tratta di un testo dai forti contenuti civili.
Sono davvero felice della nuova messa in scena di “Razzista io???” in questa nuova edizione di Fermata Teatro.

Lo spettacolo ha debuttato il 9 novembre 2013 proprio al Teatro del Lampadiere all’interno di Capolinea ventisetteAteatro che è a tutt’oggi l’evento teatrale più importante e rappresentativo del territorio del Quartiere Navile e che dato lo spunto per promuovere la rassegna Fermata Teatro l’anno successivo. Quell’evento interessò l’intero mese dl novembre 2013. Ogni sera spettacoli, concerti e tanto altro: Sala Alessandri via Gorki 10, Teatro del Lampadiere via Bentini 20, Sala Centofiori via Gorki 16, un viaggio lungo il percorso d’autobus della linea 27/A… fino al Capolinea… attraversando il territorio del Q. re Navile e la zona Corticella,
(di quell’evento troverete il link all’articolo di presentazione in calce)

E’ stato proprio Razzista io???, che mi ha fatto conoscere Luca Romanelli l’autore e interprete. Fu parlando di quel progetto, ideato da me e Daniele Degli Esposti, allora responsabile dell’ufficio cultura del Quartiere Navile che si concretizzò la sua messa in scena.

Quello che ci colpì fu l’originalità del testo e il suo forte impatto , nonché la capacità interpretativa dello stesso Luca Romanelli e della sua partner di scena Daniela Marcolungo, attrice versatile e con ottima presenza scenica. Continua a leggere …


L’autobus ferma ancora a teatro

L’autobus ferma ancora a teatro

a cura della Redazione

Eccoci alla nuova stagione teatrale 23/24 di “Fermata Teatro” che arriverà fino a primavera inoltrata e che sarà divisa in vari periodi.
Il primo dei quali riguarda novembre e dicembre 2023.

"Fermata Teatro" 23/24. Periodo novembre/dicembre 2023

“Fermata Teatro” 23/24. Periodo novembre/dicembre 2023

Sono quasi dieci anni che la fermata Corticella della linea 27/a ha assunto di fatto il nome di Fermata Teatro, dal 2014 infatti il Circolo Arci Brecht, ospitato nella Casa del Popolo Bruno Tosarelli di via Bentini 20 in quel di Bologna, accoglie in quel piccolo gioiello che gestisce chiamato Teatro del Lampadiere quanti amano il teatro.
La rassegna così chiamata è nata grazie agli ardimentosi volontari del Circolo, tra cui teatranti. musicisti, tecnici e non solo, con lo scopo di far vivere un luogo attraverso il teatro e più in generale la cultura.

Come non ispirarsi a quella fermata d’autobus situata proprio di fronte al Circolo?

Da quell’intuizione tutto è partito, ogni anno una nuova rassegna ha visto proposte ed eventi di altissimo livello ed ha  potuto beneficiare del patrocinio del Comune e del Quartiere Navile, territorio dove è situato il Circolo, istituzioni che hanno creduto e scommesso sul quel progetto.
Gli organi di stampa della città hanno spesso coadiuvato con articoli e flash stampa sapientemente coinvolti da quanti nel circolo hanno assunto di volta in volta la funzione di ufficio stampa spesso attraverso conferenze stampa nella cornice prestigiosa della sala stampa di Palazzo D’Accursio, sede storica del comune di Bologna.

Fermata Teatro non si è mai fermata se non, giocoforza, nel momento tragico della recente pandemia, ma appena tornato il tempo rasserenato la fermata  ha ripreso a funzionare e con essa le proposte teatrali al Teatro del Lampadiere, situato nel piano interrato del Circolo Arci Brcht. Continua a leggere …


Salute a te! Festival

Salute a te! Festival

Teatrocondiviso è lieto di dar voce a questo progetto che ben si attaglia al concetto di teatro civile a noi caro e che caratterizza compiutamente la nostra missione.
Progetto che interessa vari luoghi della città di Bologna:
Casa della Comunità Navile – Laboratorio di Scrittura Creativa – Centro Gorki – Teatro del Lampadiere (a noi molto caro) – Cubo – Teatro di Villa Mazzacorati – Quadriporto Espositivo Ex Ospedale Roncati.

Eventi  nell’ambito del progetto
Il Corpo delle Donne. Corpo Sociale. Una lunga storia di interazioni
Edizione 2023/24
Progetto di “TRA UN ATTO E L’ALTRO APS” con COLLETTIVO AMALIA
Info: collettivoamalia@gmail.com tel 3386670959 – 3471702942
Programma edizione 2023/2024:

Programma 2023

Programma 2023

 

Salute a te! Festival Una rassegna di eventi tra welfare, salute, generi e teatro che racconta la lunga storia di interazioni tra le donne e il corpo sociale.
Presentazione: Salute a te! Festival, nell’ambito del progetto Il Corpo delle Donne. Corpo Sociale. Una lunga storia di interazioni, quest’anno alla sua sesta edizione, è un festival diffuso nel territorio metropolitano che racconta e condivide esperienze sul benessere, sulla salute e sul welfare in modalità e forme innovative e sempre diverse.

Il progetto si muove dal 2018 con un pensiero sul corpo e sui territori come luoghi di energie e condivisioni possibili. Il progetto si compone di spettacoli, convegni, incontri pubblici con reading (conferecital), laboratori teatrali e di scrittura, produzioni audiovisive, ricerche d’archivio e interviste per raccontare il corpo delle donne – e di tutti i generi – nella storia dei nostri territori e in rapporto alle Istituzioni e alla contemporaneità.
I nostri obiettivi sono la condivisione sociale, la sensibilizzazione dei cittadini di ogni generazione, l’importanza della narrazione autobiografica di donne, uomini, donne migranti e degli operatori sociosanitari sui temi della salute, dell’educazione alla cittadinanza di genere, della cultura della non discriminazione, della formazione socio sanitaria e della nuova genitorialità. Continua a leggere …


Storie della Piccola Bologna

Storie della Piccola Bologna

appunti per racconto scenico in sei quadri
di e con Emanuele M. Landi – ricerche storiche di Ramona Loffredo.

a cura della Redazione

Tipica "Casa Sociale" dei primi del '900 in zona Bolognina.

Tipica “Casa Sociale” dei primi del ‘900 in zona Bolognina.

Tra i progetti che il blog sta mettendo a punto per la prossima stagione vi è “Storie della Piccola Bologna”, un progetto che prenede spunto da un luogo ben preciso della città di Bologna, la sua prima periferia sorta a ridosso della stazione di Bologna alla fine dell’ottocento denominata Bolognina (piccola Bologna). Luogo assai particolare con caratteistiche uniche  dal punto di vista architettonico, ma ancor di più per le caratteriste uniche dei suoi primi abitanti e della sua particolare evoluziuone nel corso dei decenni.

La scrittura  scenica è di Emanuele M. Landi (nostro storico collaboratore, attore, formatore e autore teatrale, che i nostri affezionati lettori conoscono bene) che ne sarà anche l’interprete.
Le ricerche storiche sono curate da Ramona Loffredo ( architetto e ricercatrice che da tempo si dedica al reperimento di documenti che riguardano questo particolare luogo della città di Bologna)

Nell’ imminenza della messa in scena pubblicheremo il racconto esauastivo dell’intero progetto e tutte le informazioni inerenti la prima assoluta.
Pubblichiamo ora uno stralcio della prima stesura dei primi due quadri, che sono ovviamente in via di elaborazione. Inutile dire che teniamo molto a questo lavoro .

1° Quadro:
Talvolta poco dopo l’alba, in particolare nei giorni d’estate, mi metto con alle spalle Piazza dell’Unità e guardo dritto verso via Matteotti, poi chiudo gli occhi e compio un viaggio lungo quel rettilineo che collega la Bolognina al centro della città, ed eccomi in Piazza Nettuno, dopo aver attraversato il ponte della ferrovia e via  Indipendenza e mi ritrovo così in Piazza Maggiore.

Poi mi giro, riapro gli occhi e guardo dritto verso via di Corticella che attraversa la Piccola Bologna, un lungo filo rosso che nel corso dei decenni ha intrecciato vite, passioni, lotte per la libertà, amicizie e amori.

Mi vengono allora alla mente storie, ricordi e racconti di questo luogo, nato ai primi del novecento a nord della Stazione di Bologna,  anche in seguito a migrazioni, si proprio migrazioni, dalla campagna verso la città in cerca di lavoro e benessere.

2° quadro:
La Bolognina è un percorso della memoria, un ritorno a quando il tempo condiviso era davvero assaporato e la città viveva di un ritmo più umano. Continua a leggere …


Metastasi

Metastasi

Dalla raccolta di poesie “Metastasi” di Emanuele M. Landi, la poesia che da il titolo alla raccolta. Tipoart 1979, rieditata on line da Teatrocondiviso. Articolo a cura della Redazione del blog. Liriche quanto prima oggetto di un reading poetico dell’Autore.

Accenno dalla recensione di Mattia S. Brandani per Teatrocondiviso, presto in pubblicazione
… Metastasi raccoglie liriche che potremmo definire militanti, tipiche degli anni settanta dove amori, diritti civili, rivendicazioni sociali, utopie politiche e ricerche spirituali verso oriente hanno caratterizzato per oltre un decennio una generazione di giovani…

Metastasi
Ultimo ansimare d’ore
elementi e nuova d’ardore mentre il chiaro sorriso veleggia
nel sogno epico cantato.
Nelle dimensioni della mano irrigidita
proiettata verso te, sono gli occhi a sussurrare
le lente parole da capire;
come di pensieri, la fragilità,
sovrasta la ragione fugace.
Ampio gesto di braccia
i capelli son sciolti
il suono all’orecchio
conduce lenta la testa verso il compagno,
presente nel volto l’assurdo momento,
è il capire non facile di una richiesta.
Gestualità progressiva, ritmata, esasperata
concupiscenza dell’occhio
arabesco d’aria e arti,
mentre le labbra socchiuse
sussurrano parole sanscrite,
incanto
rifrazione di luce
a colorare l’iride,
proiettata nell’interrogativo sguardo della compagna.
Protendersi del viso, del tronco
e danza di passi diseguali
ondulare del corpo,
ricerca della mano abbandonata
o fra i capelli
i suoi vaporosi. Continua a leggere …