Io non ho perso la memoria – Il progetto

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Io non ho perso la memoria

viaggio teatrale e letterario attraverso la memoria: Il Progetto

a cura di Emanuele Landi e Saverio Mazzoni

Il progetto iniziale
“21 Aprile 1945 a Bologna sboccia il fiore della Libertà” Sala Candilejas, Circolo Arci Brecht, 21 aprile 2010. Abbiamo allestito lo spettacolo per commemorare la Liberazione di Bologna ripercorrendo gli avvenimenti salienti che hanno portato a quel fatidico giorno, utilizzando su piani paralleli, poesie, pagine di romanzi, lettere di condannati a morte della Resistenza e cronache d’avvenimenti raccontate attraverso le parole dei protagonisti, dando particolare rilievo agli accadimenti che caratterizzarono quei giorni in città. L’evento, commissionato e promosso dall’’Associazione Casa dei Popoli e dall’Anpi provinciale in collaborazione con il Circolo Arci Brecht, il Centro Sociale Villa Torchi e il Circolo PD Bruno Trentin, ha riscosso un’ottima accoglienza.

Il progetto evolve
Su stimolo del Centro Sociale Montanari è nata ora l’idea di portare in scena un nuovo spettacolo, che prendendo spunto da quel lavoro iniziale, sia capace di elaborare, sul filo della MEMORIA, non solo l’epilogo di quei tragici avvenimenti, quali la liberazione dal nazifascismo e la fine della guerra, ma anche il loro preludio. Abbiamo creato un percorso scenico che, dando voce al racconto di fatti, avvenimenti, testimonianze e citazioni letterarie, sulla guerra e l’olocausto, rende vivo quel trasporto emozionale che è parte fondante dell’agire teatrale. Il 28 gennaio 2011 in occasione del “Giorno della Memoria” la scena si animerà di quelle parole. A seguire, altri due eventi sono pronti a prendere vita sul palcoscenico.

Teatro e memoria
Viviamo in un periodo storico, nel quale ogni cosa è macinata, triturata, digerita e gettata via come spazzatura. Il ritmo forsennato, al quale ci siamo assuefatti, ci porta a soffermarci solo sul presente e a sorvolare su avvenimenti lontani da noi. E’ un’abitudine consolidata l’essere convinti che “il passato” sia sinonimo di superato e, quindi, da dimenticare al più presto. Sentiamo, come attori e autori teatrali, la necessità di raccontare per conservare la memoria storica e avvertiamo il bisogno di parlare alle nuove generazioni, affinché le nostre radici non siano ignorate serbando memoria per gli avvenimenti che, dopo feroci dittature e una guerra devastante, hanno reso possibile questa democrazia.

Teatro civile scuola e formazione
Il coinvolgimento delle scuole è, a questo punto, evento nell’evento. Va detto che il Centro Sociale Montanari ha, da svariati anni, un canale privilegiato con gli istituti scolastici del territorio che coinvolge docenti e allievi. La grande disponibilità degli insegnanti incontrati ci ha stimolato ad elaborare una scrittura teatrale capace di rapportarsi con il mondo della scuola e della formazione, in grado di divulgare e, al contempo, apprendere e condividere, in un continuo e reciproco arricchimento e scambio.

Saverio Mazzoni

Emanuele Landi

Davide Brillante

Matteo Raggi