Quel 21 aprile

Quel 21 aprile

Autore: Persio

21 aprile 1945 13Essendo la prima recensione ad apparire sul blog, l’ho affrontata con la dovuta professionalità, ma con quel tanto di timore tipico delle prime, non solo degli attori in scena.
Di solito uno spettacolo a tema sociale può risentire di stereotipi e può, in taluni casi, essere scontato e non totalmente armonico. In “21 aprile a Bologna sboccia il fiore della libertà” questo non si è verificato, una messa in scena di più di due ore, passate senza alcuna stanchezza, una scena assolutamente minimale, lo scorrere delle immagini tutt’altro che didascaliche dava profondità e pathos al tutto, gli interpreti, per la prima volta assieme in scena, sono riusciti a ben amalgamarsi, tenendo conto della profonda diversità della loro formazione teatrale e impostazione tonale. Saverio Mazzoni, assai collaudato in una forma di teatro letterario e di racconto, Emanuele Landi affabulatore che più concede alla recitazione, molto spesso sopra le righe, anche nella lettura scenica. Ho assistito ad un armonico mescolarsi delle due voci, sicuramente l’operazione può ancor di più affinarsi, la professionalità che ha permesso un tale risultato nel seguito della collaborazione, cosa che auspico, avrà modo di dare sempre migliori prestazioni.
I due musicisti in scena, Davide Brillante alla chitarra e Matteo Raggi al sassofono, contrappuntano e interagiscono con i testi con estrema precisione, dimostrandosi ottimi musicisti, prevalentemente d’estrazione jazz. Ho la sensazione che assai presto avrò modo di risentirli e sarà un vero piacere.
Se una mancanza ho avvertito è stata quella di una presenza femminile, è indubbio che sia una presenza che una voce femminile avrebbe impreziosito ancor di più uno spettacolo gia comunque ricco di emozioni.
Dei contenuti mi limito a dire che l’ottima scelta dei brani letterari e storici ha dato piena soddisfazione alla voglia di sapere e non dimenticare.