Unicum

Unicum

o della messa in scena finita

a cura della Redazione

Emanuele M. Landi (Asoka)

Emanuele M. Landi (Asoka)

L’ultima produzione che teatrocondiviso ha promosso sarà ricordata per un precedente, dopo le due sere di programmazione del suo debutto non vedrà più la luce, resterà a tutti gli effetti un evento unico e irripetibile.  Per certi versi la cosa è assolutamente sconcertante, la decisione è stata presa dal suo autore ed arrivata in redazione come un fulmine a ciel sereno. Abbiamo immediatamente deciso che era assolutamente necessario fare alcun domande a Emanuele M. Landi autore del lavoro “Asoka” o del saggio governare, questo come sapete è il titolo del spettacolo. Alla nostra richiesta ha dato subito disponibilità. Ecco  a seguire le nostre domande e come ha risposto.

Redazione:
Ti assicuro che non riesco trovare la domanda giusta per iniziare. Parto così. Perché?

Emanuele:
Semplice e diretta direi. Cercherò di esserlo altrettanto. La scrittura scenica in oggetto era in attesa di prendere vita da parecchi anni. Poi si sono verificati dei fatti, delle concomitanze e delle conoscenze che mi autorizzavano a pensare che fosse arrivato il momento di dar vita a quelle parole, e così ho proceduto a testa bassa, confidando che le parole diciamo “spirituali” fossero foriere di buoni propositi e le intenzioni  elargite lo fossero altrettanto.

Redazione:
Fammi capire. Intendi che dire che sin dall’inizio le persone alle quali  ti sei affidato erano in malafede?

Emanuele:
Dico che forse tale era la mia voglia di appalesare questo testo che ho creduto o voluto credere che solo chi aveva una frequentazione con la corrente filosofica di cui parla il testo potesse dargli vita nel migliore dei modi. Persone, bada bene, in totale ed assoluta buona fede e di veri ed onesti sentimenti e il lavoro registico che hanno creato è stato impeccabile e di fortissimo impatto. Ma come si dice è facendo che i nodi vengono al pettine. Per parte mia ho delegato più di quanto abbia mai fatto, accettando persino di interpretare un ruolo, quello del imperatore Asoka, che mi ha costretto in ambito che sin dai tempi della prima stesura del testo avevo decisamente escluso perché pensavo di giocare un ruolo a tutto campo se non addirittura solo quello registico.

Redazione:
Scusami un attimo. Sbaglio o sei stato quasi sempre restio ad affidarti ad altri registi, se non in casi assai sporadici, che si contano sulle dita di una mano, preferendo dirigere i tuoi lavori eccezzion fatta procedere a quattro mani con amici e colleghi che godono incondizionatamente della tua stima e la ricambiano.

Emanuele:
Dici esattamente, ma in questo caso mi è venuto quasi spontaneo operare in maniera diversa, col senno di poi posso dire che ho agito forse con troppa fretta, tanta era la voglia di vedere in scena questo spettacolo

Redazione:
Perdonami, ma ho una domanda che devo assolutamente farti prima di proseguire nella nostra chiaccherata. Non intendi proprio rimettere mano al testo, magari riveduto, ampliato o approfondito con la tua regia e con un progetto secnico totalmente nuovo e riportarlo in scena?

1/a parte…continua…

 


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