Lino Toscano

Lino Toscano

Lino Toscano

Lino Toscano

Inizia a suonare la chitarra in modo amatoriale. Segue una breve frequentazione della banda cittadina di Paola in provincia di Cosenza sua città natale dove si avvicina a vari strumenti senza però concertarsi su nessuno in particolare.

Nel 1975 si trasferisce a Bologna ed entra a far parte del gruppo rock ERA 2000 suonando la chitarra, dopo circa un anno e alcuni concerti il gruppo si scioglie, è allora che si avvicina al violino iniziandone lo studio con passione e impegno per coglierne le infinite potenzialità. Lo studio del violino lo fa incontrare con la musica popolare e il suo vastissimo repertorio.
Si avvicina a formazioni che da tempo si dedicano a questo genere ed in particolare alle musiche, sonorità e balli tipici dell’Appennino Tosco Emiliano.
E’ con l’esperienza fatta con quel genere che arriva a fondare assieme ad altri musicisti il gruppo “Lanterna Magica” che partendo dalla tradizione popolare italiana inizia a spaziare verso altre sonorità e tradizioni musicali quali quella Irlandese, Scozzese e Bretone.

Nel 1985 conosce Emanuele M. Landi attore e regista teatrale che in quel periodo organizza eventi a carattere artistico e sociale che lo coinvolgerà con la Lanterna Magica in alcuni progetti tra cui una serata di danze popolari presso l’ Associazione Naturista Bolognese e nel 1987 in una kermesse ambientalista di tre giorni in Piazza S. Stefano a Bologna dove partecipano diversi gruppi musicali e teatrali non che varie associazioni ecologiste.
Contemporaneamente suona con il gruppo “Ortivalse” che partiti dalla tradizione popolare dell’Appennino Tosco Emiliano prediligono la musica Bretone e Mitteleuropea.
Eccolo poi collaborare con il gruppo “Scoppi nella Nebbia” proseguendo nel solco della musica popolare. Proseguendo in questa scelta musicale la tappa successiva è il gruppo “Archibo.”

Nel 2014 entra a far parte de “La Voce del Bardo” dove ritrova Emanuele M. Landi che ha fondato con il cantautore Demetrio Poli, questa particolare formazione tra recitativo e canzone d’autore, minimalista e al contempo policroma, ordito di poesia e racconti con musiche originali e rielaborazioni, dove porterà tutta la sua esperienza musicale nel campo della musica popolare e non solo.
Sempre nel 2014 partecipa alla prima edizione di Fermata Teatro presso Arci Brecht – Teatro del Lampadiere di Bologna con una formazione a due, violino e organetto diatonico suonato da Paolo Palmieri con lo spettacolo “Musiche Racconti e Balli Popolari” che partiva dalle tradizioni e dalle musiche del nostro Appennino e di altre montagne e pianure che facevano ballare giovani e anziani, li riuniva e consentiva al sapere comune e alla comune cultura, di passare dagli uni agli altri e così vivere e tramandarsi. Allo spettacolo si unisce Emanuele M. Landi con monologhi e racconti della tradizione montanara e contadina.
Nella stessa rassegna esegue col violino le musiche dal vivo della tradizione anglosassone irlandese e bretone nello spettacolo “Voci dall’abisso viaggio nella città dolente” liberamente ispirato al libro di Jack London Il Popolo degli abissi una scrittura scenica collettiva che ha tra gli autori ed interpreti Emanuele M. Landi.
Con Paolo Palmieri organetto diatonico e il chitarrista Antonio Catozzi del gruppo Bel Amì da vita a serate dedicate alla musica popolare in vari contesti ed occasioni particolari.

Nel 2016 entra stabile nel gruppo Sbanda Ballet orientato verso i balli popolari dando vita a serate dove gruppi di ballerini appassionati di questo genere si organizzano e seguono il gruppo ogni qualvolta danno vita ad una serata. Inoltre gli Sbanda Ballet ampliano il proprio repertorio alla musica Klezmer, dell’est Europa e della tradizione francese ed uniscono agli strumenti tradizionali anche il sax, tenore e soprano, e il clarinetto.
Ogni anno con i componenti del gruppo Lanterna Magica e altri si dedica al Cantar Maggio nelle zone appenniniche e di campagna dell’Emilia e della Toscana. Una antichissima tradizione popolare praticata e tramandata in prevalenza nell’Italia centrale.
Continua la sua collaborazione con La Voce del Bardo assieme a Demetrio Poli e Emanuele M. Landi con questa formazione tornerà in scena il 23 marzo 2024 con l’evento “Mancano le indicazioni” incentrato sulla poesia di Rita Bonetti.