Ode a Calliope

Ode a Calliope

o della poesia di Rita Bonetti a teatro
Autrice: Antigone

Scomoderò Calliope, musa ellenica della poesia ancorché epica affinché mi ispiri nel raccontare, come son certa lo ha fatto per Rita Bonetti i cui versi e racconti sono alla base di “Mancano le indicazioni” allestito per la scena da La Voce del Bardo che dopo sei anni sono di nuovo in scena grazie all’incontro con Rita e la sua poetica.

Locandina "Mancano le indicazioni"

Locandina “Mancano le indicazioni”

Prima Assoluta Arci Brecht – Teatro del Lampadiere via Bentini 20  Bologna
“Mancano le indicazioni” sabato 23 marzo 2024 ore 21 rassegna teatrale “Fermata Teatro” info e prenotazioni: 3471702942 ingresso soci Arci. La tessera si può fare a teatro.

Presentare quest’ evento mi da la giusta carica per affrontare il momento fosco in cui viviamo. Non è il tempo delle donne, è tutto un riempirsi la bocca di rammarichi, buoni propositi e condoglianze quando una donna viene uccisa, violata od offesa, poi il nulla e non parlo solo della politica ora più che mai incapace di trovare soluzioni. Mi fermo qui.

Voglio concentrarmi su questo evento dove la poesia di una donna è il fulcro e l’ispirazione, la lirica di Rita esprime una carica emotiva davvero potente, capace di risvegliare i più profondi e nobili sentimenti umani. Ho pensato di dar voce direttamente a lei tramite le sue parole e alcune poesie. Al termine il link al curriculum e ad articolo del blog dedicato alla raccolta di poesie “D’amore e di altre storie” Bertoni editore 2021.

 

 

Ultim’ora! Pubblicata la nuova raccolta “Un azzurro spietato” Bertoni editore. Prefazione di Antonio Valentino (poeta e scrittore). Pre-ordinabile sul sito internet della Bertoni editore (il link a piè pagina)

 

Ecco l’intervista esclusiva per Teatrocondiviso.

Antigone:
A breve andrà in scena un evento dove la tua poesia andrà ben oltre il concetto di reading, così lo intendono i componenti de La Voce del Bardo, la formazione che da tempo lavora per la scena tra poesia e musica proponendo performance dove il repertorio musicale poetico e letterario si fa teatro civile e portatore di una grande carica emotiva.
Per prima cosa vorremmo chiederti come vivi questo tuo vero e proprio debutto che ti vedrà anche parte della formazione in qualità di lettrice di alcuni tuoi racconti brevi?

Rita Bonetti

Rita Bonetti

Rita Bonetti:
Vivo l’attesa con grande emozione, e pure con qualche timore… sono consapevole della fiducia che è stata data ai miei testi e spero che saranno apprezzati dal pubblico. In ogni caso sento l’appoggio che mi è dato dal gruppo  “La Voce del Bardo”, sono amici che mi supporteranno con la loro bravura ed esperienza.

Antigone:
La poesia, sostengono alcuni, non necessita di spiegazioni come taluni libri di testo pretendono di fare e di fatto fanno.  Un noto film “L’attimo fuggente” parla proprio di questo, sostenendo siano i versi e l’approccio emotivo quand’anche irrazionale che ci permette di assimilare la poesia e coglierne tutta la profondità. Quale è la tua posizione in quanto poeta e hai avuto modo di disputare su questo con tuoi lettori, critici o in altre situazioni?

Rita Bonetti:
Indubbiamente la poesia non va spiegata, o arriva alle corde più profonde del nostro essere attraverso i canali emozionali, oppure a mio avviso, fallisce l’obiettivo. Ciò non toglie che io apprezzi soprattutto la poesia chiara, i cui versi limpidi sono accessibili a tutti. Non mi riferisco ovviamente alla poesia elementare o banale, ma alla capacità dell’autore di usare un linguaggio alto ma comprensibile. Ovviamente la poesia sperimentale, i cui versi sono spesso di difficile fruizione per uso di linguaggi o metafore complessi, non è rivolta a tutti.

Antigone:
La prima raccolta della poeta Patrizia Cavalli, recentemente scomparsa, si intitolava “Le mie poesie non cambieranno il mondo” che anche il titolo di un documentario presentato all’ultima Biennale del cinema di Venezia, pare che il titolo le sia stato ispirato da una frase pronunciata da qualcuno che le rimproverava di aver in animo di dedicare la vita alla poesia. Forse la poesia non cambierà il mondo, ma è in grado di influenzare la nostra vita e arricchire il nostro animo? Se e così, non pensi che sia già questo un cambiamento, sicuramente personale, ma che possa lentamente attraverso i rapporti autenticamente umani permeare la società tutta e auspicabilmente migliorarla?

Rita Bonetti:
Il compito della poesia è lo stesso da sempre: sondare la natura umana, le sue imperfezioni, e farle emergere, farle vedere. Il poeta non si distanzia mai dal proprio tempo, in fondo lo scrivere poesia non salva, ma tuttavia è necessario in quanto il suo valore è la testimonianza.

Antigone:
Torniamo alla tua poetica e all’evento che la porterà in scena. Di fatto è la rappresentazione della poesia al femminile. Sei d’accordo con questa lettura e se sì ritieni sia necessario rimarcare questa caratteristica anche tenendo presente l’attuale momento in cui assistiamo ad un progressivo svilimento, sopruso e violenza nei confronti delle donne?

Rita Bonetti:
Ma la funzione della poesia non è solo ideologica o sociale, ma anche quella di rivelare il profondo di chi la scrive e il suo rapporto con gli altri e il mondo che lo circonda.
Il poeta scava nella propria interiorità e si svela al mondo tramite la parola, che in questo caso non è portatrice di concretezza, ma di emozioni. Ovviamente la poesia intimista, che connota gran parte del mio lavoro, non può che rivelare la visione del mondo al femminile, e ritengo che farebbe bene a chiunque dare maggiore attenzione alla odierna condizione femminile, aldilà di qualsiasi stereotipo.

Antigone:
La parola poeta possiamo considerarla neutra, in grado di identificare chiunque si dedichi alla poesia oltre il proprio genere. La parola “poetessa,” usata comunemente è grottesca. Patrizia Cavalli la considerava una presa in giro. Molto più corretto dirsi una poeta. Concordi e ti definisci anche tu così?

Rita Bonetti:
Sinceramente anch’io non amo molto il termine “poetessa”, specie per la sonorità della parola. Tuttavia ritengo che la consuetudine al suo utilizzo, essendo di vecchia data, la renda accettabile in molti contesti. Sostanzialmente mi definisco un’autrice che scrive in versi… lascio a chi mi legge decidere se sono davvero poesia, e quindi se sono poeta.

A seguire tre poesie di prossima pubblicazione, che non sono inserite nell’evento teatrale, ma che ho chiesto a Rita di scegliere per poter concludere nel miglior modo l’intervista che mi ha rilasciato affinché la sua poesia sia viatico a quanto andrà in scena portato da Emanuele M. Landi: cantore – Demetrio Poli: chitarra – armoniche – Lino Toscano: violino e percussioni vale a dire “La Voce del Bardo” formazione/progetto tra recitativo e canzone d’autore, minimalista e al contempo policroma, ordito di poesia e racconti con musiche originali e rielaborazioni, che nell’occasione vedrà Rita Bonetti in veste di lettrice.

SERVE UN TALENTO
E se io ti amassi senza avere il coraggio di dirtelo?
Non  trovo una soluzione
Serve un talento da poeta
per passare le ore a scolpire parole
oppure restare appesi come trapezisti
a fare salti mortali nell’aria
per ora ti guardo da lontano
amare chi non sono e non sarò mai
tu che resti nella luce avvelenata
mentre la notte ghiaccia il vetro delle mie pupille
e l’ombra del tuo corpo sul mio letto sfatto

LA BUCCIA
Dei buchi che hai dentro
volevi far parole
parole leggere  come  ritornelli
parole di vento con l’anima a nudo
volevi condividere
il pane e  il sale
e vasi colmi di grazia
il monotono giro del sole
guida la riga dell’assenza
della poesia è rimasta la buccia
da buttare in un campo di fiori appassiti
dove la secca argilla si spacca
e oltre l’ocra scura
libera sospiri e sussurri
che l’erba racconta

ARRIVERA’ IL VENTO
Arriverà il vento
chissà da dove
e spargerà foglie tristi d’ombra
pioggia fitta e folate
se ne andranno le spoglie della lunga estate
e se ne andranno tutti
e noi
dalle case autunnali
le luci accese nel vuoto notturno
a leggere i segni delle ombre
sul muro di fronte
anche se
il destino appariva già
dentro a una stella

Sono certa che l’intervista e le poesie nonché la presenza degli amici della Voce del Bardo abbiano incuriosito tanti quanto me. Vi aspetto a teatro allora.

Info e prenotazioni: 3471702942. Ingresso soci Arci La tessera si può fare a teatro.  Al Teatro del Lampadiere si va anche in autobus con la lInea 27A e 27B fermata Corticella. In auto invece uscita n. 6 della tangenziale. Il parcheggio è di fronte all’Arci Brecht/Teatro del Lampadiere via Bentini 20 Bologna (zona Corticella)

A seguire i link al curriculum di Rita e ad un articolo che il blog ha dedicato all’ultima sua raccolta di poesie in ordine di tempo “D’amore e di altre storie” Bertoni editore 2021. Ed inoltre quelli dei componenti de La Voce del Bardo.

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D’amore e altre storie articolo

La Voce del Bardo curriculum
Emanuele M. Landi
Demetrio Poli
Lino Toscano

Bertoni editore


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