Noi

Noi

Autore: Emanuele Landinoi

Noi che abbiamo visto
le terre dei ciclopi
che abbiamo navigato
tra i flutti d’ogni oceano
e conosciuto l’estasi del loto.
Che abbiamo resistito
alle suadenti voci
di mille sirene
noi che abbiano
ignorato le profferte
di languidi corpi
che abbiamo assaporato
il profumo di ogni vento
che immobili abbiano atteso
una nuova partenza.
Noi affabulatori erranti
instancabili guitti
inviolati cantastorie.
Noi a cui la vita
designò il viaggio
che viaggiammo incuranti d’ogni scopo
che assaporammo
dolore
e rari sorrisi
che perdemmo compagni
e amori
che toccammo giovani corpi
noi il cui seme non creò stirpe.
Noi che provammo l’estasi
e sentimmo l’essenza
di supremi orizzonti.
Noi che scendemmo
le oscure scale dell’Ade
che conoscemmo la morte
i suoi lamenti
e le sue profezie.
noi che non cessammo di navigare
che acquistammo conoscenza
noi il cui ritorno
come la tela tessuta
allungò il suo approdo
nel tempo.
Noi che non chiedemmo perché
che avemmo il bene di capire
e riconoscere il divino
nell’oscuro navigante
noi a cui Cerbero degnò il saluto
noi i cui occhi persi nel mare
videro oltre
senza più sostanze
e capimmo il divenire
del giorno.
Noi ora alla vista di Itaca
celiamo
l’identità.

inserito nella sceneggiatura degli spettacoli teatrali
“Pow-Wow a gathering of the of the Tribes human be-in”
“Quattrocentoventisettemila Affabulazioni”