Giacomo Venturi

Giacomo Venturi

Giacomo VenturiCome gran parte dei suoi coetanei nati nei primi anni novanta ha frequentato le medie inferiori in un periodo ricco di spunti educativi che spaziavano dal programma a varie discipline complementari capaci, a loro volta, di aprirsi verso altri e nuovi orizzonti, scoprendo spesso settori quali il teatro, per se stesso formativo, tutto grazie ad un corpo docente stimolato a sperimentare e appassionato alla pedagogia pura.

Nel 2007 quattordicenne partecipa alla messa in scena di un lavoro che prende le mosse dallo studio della Divina Commedia dal titolo “La selva dei suicidi” un modo alquanto inusuale di affrontare un testo che il più delle volte viene avvicinato con un atteggiamento eccessivamente serioso e vieppiù accademico. Quella prima esperienza lascerà tracce profonde nel suo essere e, seppur per un lungo periodo rimanga l’unica esperienza fatta in ambito teatrale, quando è coinvolto da alcuni amici per la messa in scena di un allestimento di teatro civile in occasione del 25 aprile 2011 accetta immediatamente.

Lo spettacolo “25 aprile 1945 sboccia il fiore della libertà”, scritto a quattro mani da Saverio Mazzoni ed Emanuele M. Landi, va in scena nel nuovo teatro del Centro Sociale Montanari, inaugurandolo, con gli autori, registi ed interpreti istaura da subito una buona intesa, sarà assieme agli altri, ragazze e ragazzi, un partigiano, un lettore, un cittadino festante per la liberazione dal nazifascismo e si mostrerà buono ed entusiasta interprete. Il lavoro è accolto molto bene, all’indomani della messa in scena, che non prevede repliche perché legata alla ricorrenza della Liberazione, pare proprio che si sia trattato di un unico episodio e non è dato sapere se a breve si ripresenterà l’occasione per altre escursioni nel teatro.

Quando giunge la proposta di proseguire l’esperienza e addirittura formare una vera e propria compagnia, senza porre tempo in mezzo si mette di nuovo in gioco,. S’inizia la lettura a tavolino e si assegnano le parti del nuovo testo, che sarà una riduzione di Lisistrata di Aristofane dal titolo “Lo sciopero delle donne”. Si forma un gruppo teatrale che si chiamerà: SiamoTuttiUnaSpiegazione.