Va in scena il nostro tempo

Il perfetto candidato: va in scena il nostro tempo

Autore: Persio

il-perfetto-candidatoLa piacevole intimità del Teatro del Lampadiere mi apre ad una serata di teatro dove, come dice la scheda tecnica, distribuita all’ingresso, caratteri più che personaggi si affacciano in scena per raccontare il nostro tempo.
Così due attori e vari personaggi/tipi, appaiono e si rivelano allo spettatore.
Sono sempre stato perplesso di fronte alla consuetudine d’alcuni registi di mettere in scena attori in formazione per testarne le capacità di fronte al pubblico, questo è solito fare l’autore di questa piece, molte volte è un azzardo e, l’ho verificato io stesso, la buona resa dello spettacolo ne risente, in particolare per la diversità, a volte evidentissima della preparazione attoriale. Appena seduto, ho cercato di sgombrare la mente da questo pensiero, nel proseguo dello spettacolo mi è stato chiaro che questa disparità non c’era, Emanuele Landi, attore che ho seguito in varie sue formazioni, ha saputo dosare la sua naturale irruenza, tanto da amalgamarsi con il livello interpretativo della sua giovane, compagna di scena, lavorare sulla virtù media ha dato buona rappresentazione dei tipi o caratteri, portati in scena, capaci di presentarsi in tutta la loro grottesca immagine. Uno spettacolo che sa appassionare e far ridere e al tempo stesso muove alla riflessione. Sono rimasto piacevolmente conquistato dalla prova di Simona Ruvoli capace di tenere la scena, senza evidenti incertezze, magari non a dominarla completamente, evitando però, il rischio sempre in agguato della staticità. A fine spettacolo, sono venuto a sapere dall’autore, che i personaggi da lei portati in scena, la velina e la donna romana, li ha modellati in gran parte da sola, guidata e corretta, ove ce ne fosse bisogno, la sua esibizione allora mi è apparsa ancor più interessante. Vi è talento, anche se ha ancora bisogno di studio per fare uscire appieno le sue doti. Sono stato in parte costretto a ricredermi sull’usanza di testare in scena, attori in formazione, la buona riuscita di questa scelta, a questo punto, dipende da chi la pratica perché è necessario saper condividere la scena anche con giovani talenti, e vale maggiormente per attori affermati, che molto spesso mal sopportano la moderazione. Su quest’argomento e molti altri rimando all’intervista che ho realizzato con Emanuele Landi, a breve in pubblicazione sul blog.
Lo spettacolo ha il pregio di evidenziare, non solo alcuni eccessi e difetti, evidenti soprattutto in questo momento, ma anche cogliere molto bene le contraddizioni che tutti noi viviamo, e non ultimo vuole, e in parte lo fa, aprire al riscatto, attraverso la politica seria e corretta del candidato. Il bonus track “Cos’è la Democrazia” ci mette davanti alla realtà delle cose ed è puro teatro civile, qui i due protagonisti snoccialono terzine all’unisono alternandosi come fosse un mantra, dando prova di ottima complicità. La fine dello spettacolo rimane sospesa tra un sogno di cambiamento e la radiografia della realtà forse è qui che per un attimo si rimane con l’amaro in bocca, chi cercava risposte o soluzioni, non potrà che ricorrere che a se stesso, la pigrizia è bandita, in ogni caso uno straccio di soluzione, anche appena accennata non guastava.
Non sono stati lesinati applausi, anche a scena aperta, e al termine tutto il pubblico è rimasto a sedere in entrambe le serate previste dal cartellone, come a dire, siamo pronti ad altri stimoli, ed ecco affabulazioni, poesie e frammenti da spettacoli precedenti.

“Il Perfetto Candidato”, andato in prima rappresentazione il 25 settembre 2009. Tornato in scena con Simona Ruvoli il 7 e 8 maggio 2010 prosegue nella programmazione estiva. Prima data: martedì 27 luglio 2010. Parco di via dei Giardini a Bologna.